Progetto F.A.&A.F.

“L’Agricoltura del Futuro e gli Alimenti Funzionali: una sfida per la ricerca e il rilancio del territorio veneto” (F.A.&A.F.)
Finanziato da Regione del Veneto – POR FESR 2014-2020- Bando per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalle Reti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali – ASSE 1 “RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE” OBIETTIVO SPECIFICO- “Incremento dell’attività di innovazione delle imprese” AZIONE 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi” – DGR n. 822 del 23 giugno 2020

Architettura del Progetto e Partnership:
Il progetto “L’Agricoltura del Futuro e gli Alimenti Funzionali: una sfida per la ricerca e il rilancio del territorio veneto” (F.A.&A.F.), finanziato nel mese di dicembre 2020, è stato presentato, a valere sulla DGR 822/2020 (POR FESR 2014-2020 Azione 1.1.4), dal Consorzio Innovaa- Innovazione Agroalimentare, soggetto giuridico rappresentante la Rete Innovativa Regionale INNOSAP- Innovation For Sustainability in Agrifood Production. Alla Rete Innovativa, riconosciuta dalla Regione Veneto nel 2016, aderiscono più di cento fra PMI e Grandi Imprese del settore Agrifood e dell’indotto (incluse, per esempio, imprese chimiche; fornitori di tecnologie anche informatiche e produttori di macchine ed impianti). F.A.&A.F. vede, come coproponenti, anche la Rete Innovativa RIBES – Nest Rete Innovativa per l’Ecosistema Salute e l’Alimentazione Smart e il Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia.
Il progetto, della durata di 27 mesi, capitalizza l’interazione tra attori, privati e pubblici, di dimensioni economiche differenti e dalle competenze distintive disomogenee ed intercetta le Traiettorie di Sviluppo disegnate dalla Strategia di Specializzazione Intelligente (RIS3), con l’obiettivo di raggiungere target di R&S altrimenti non ottenibili dai singoli partner. Combina fra loro, infatti, tecnologie abilitanti afferenti a comparti diversi (in particolare, le biotecnologie e le tecnologie diagnostiche) per produrre risultati utili ai settori tradizionali e, in parallelo, fornire strumenti e opportunità idonee all’apertura delle imprese verso nuovi mercati. Per affrontare la transizione verso un nuovo paradigma industriale la partnership attingerà anche ad altre tecnologie, come i sistemi avanzati di produzione per l’applicazione nei processi produttivi e sistemi IoT per la produzione circolare e sostenibile.
F.A.&A.F è realizzato da un partenariato costituito da Centri Ricerca (Università Degli Studi Di Padova, Università Ca’ Foscari Venezia, Università Degli Studi Di Verona e Centro Nazionale Delle Ricerche) e da aziende (una delle quali senza budget), che appartengono a comparti differenti per specializzazione. Si tratta di:

• produttori agricoli (Scandola Riccardo; Società Agricola Tu e Noi; AIPO Associazione, Gruppo Padana; EcorNaturaSì), che capitalizzano diverse competenze agrotecniche, specifiche per l’ortofrutticoltura ed il florovivaismo (specie aromatiche e officinali incluse), ovvero, capacità di ottimizzazione delle tecniche colturali (piani di nutrizione ed irrigazione); competenze funzionali alla difesa fitosanitaria e alla lotta biologica ed integrata sulle colture; utilizzo di sistemi diagnostici per il contenimento di batteri infestanti sulle colture; gestione di campi prova varietali e di rilievo (anche assistito da DSS) di dati caratteristici.
• produttore agricolo specializzato in venericoltura (Soc. Agricola Kappa S.S), che mette a sistema competenze per la definizione dei protocolli di gestione degli allevamenti; monitoraggio costante dello stato di salute degli animali dall’allevamento; gestione di campi prova.
• produttori metalmeccanici (Oliver Agro Srl, Ocll Spray Srl) specializzati in macchine e strumenti per l’agricoltura, condividono competenze ingegneristiche, collegate alla progettazione e preprototipazione di componenti e macchine innovative (motorizzazioni elettriche; prototipi di macchine a guida autonoma).
• produttori di tecnologie di supporto (Abs Computer; Nolan Norton Italia; Ez Lab), specializzati in implementazione di sensori multispettrali, Sistemi di Supporto alle Decisioni (DSS) coerenti con l’Agricoltura 4.0; integrazione di sistemi autonomi/robotici in macchine agricole etc.
• produttori di concimi organici, inorganici (Fabbrica Cooperativa Perfosfati Cerea) e biostimolanti (LandLab e Sicit Group), esperti nella progettazione di prodotti innovativi al servizio della nutrizione, biostimolazione e protezione delle piante in agricoltura e orticoltura.
• produttori erboristico-farmaceutici, di integratori alimentari, di dispositivi medici, cosmetici ed alimenti ai fini medici speciali e funzionali (Agripharma e Labomar), che forniranno estratti per l’industria ed offriranno ai partner l’opportunità di trasformare le loro materie prime in prodotti cosmetici ed integratori alimentari personalizzati.
• produttori di materie prime e trasformati farinacei (Cereal Docks e Molino Favero), in grado di valorizzare le materie prime agricole da semplici commodity a specialties/ingredients a più alto valore aggiunto, aprendosi alle nuove evoluzioni dell’agricoltura 4.0.
• produttori di alimenti per animali (Cortal Extrasoy), che si concentreranno sull’interazione tra nutrienti e flora
intestinale, anche a livello zootecnico.
• Imprese di diagnostica molecolare, veterinaria, ambientale ed alimentare (Experteam e BMR-Genomics), rispettivamente con competenze in kit diagnostici in ambito sanitario e con competenze in discipline omiche e bioinformatica.

Linee di Ricerca, Finalità ed Obiettivi:
F.A.&A.F si focalizza sulla produzione primaria e sugli alimenti funzionali, e, in particolare, sulla caratterizzazione delle materie prime, la salubrità e tracciabilità degli alimenti, l’automazione e la digitalizzazione dei processi produttivi, le nuove metodologie di analisi del microbiota e le sue applicazioni in termini di risposta immunitaria. Si tratta, come evidente, di interventi utili a sostenere la salute e la qualità della vita, incidendo sulla sostenibilità ambientale ed economica complessiva, obiettivi ancora più urgenti nell’attuale emergenza sanitaria ed economica collegata al Covid-19. La fase pandemica ha infatti determinato la necessità, da un lato, di adottare, a livello di collettività, nuovi stili di vita più rispettosi della sicurezza, dell’igiene e della salute pubblica e, dall’altro, la necessità di sostenere il reddito d’impresa e la competitività del sistema produttivo.
F.A.&A.F. si pone diverse finalità:
* La prima dedicata alla Produzione Primaria: ha infatti l’obiettivo principale di sviluppare dei sistemi di rilievo innovativi per lo studio dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla fenologia, produttività e qualità delle produzioni vegetali di specie orto-frutticole e medicinali-officinali per lo sviluppo di piani di nutrizione e irrigazione, e metodi di difesa a basso impatto ambientale finalizzati al miglioramento delle proprietà delle colture, delle materie prime e della loro sostenibilità ambientale. Per raccogliere i diversi dati morfo-fisiologici, chimici e genetico-molecolari verranno impiegate tecnologie digitali basate su robotica, big data e sensori distribuiti per l’Agricoltura 4.0.
Nello specifico nell’ambito di questa linea strategica-progettuale sarà inoltre possibile analizzare l’impatto dell’emergenza pandemica da Covid-19 sul sistema agro-alimentare e territoriale oggetto di focalizzazione, e sviluppare strategie di rilancio delle filiere legate al settore primario per una migliore competitività, sostenibilità e resilienza. Parallelamente, si potranno pertanto perseguire anche i seguenti obiettivi: 1) rassegna delle conoscenze note in merito agli effetti determinati dall’emergenza Covid-19 mediante l’analisi delle informazioni contenute nelle principali banche dati economico-produttive del comparto “Agri-Food” a diversa scala territoriale; 2) studio della percezione degli effetti della pandemia da parte del settore produttivo e delle diverse filiere agro-alimentari; 3) valutazione dell’evoluzione della domanda di prodotti agroalimentari di qualità e di prodotti nutraceutici e funzionali, come conseguenza di nuovi stili di vita dei consumatori; 4) co-creazione con gli stakeholders del settore di strategie per il rilancio del settore agri-food mediante il miglioramento della competitività, della sostenibilità (economica, sociale, ambientale) e della resilienza del sistema.
Le linee di Ricerca Industriale e di Sviluppo Sperimentale attraverso le quali centrare gli obiettivi sopra specificati sono state organizzate in una serie di Work Packages (W.P). Di seguito si riportano la tipologia di ricerca (RI o SS) e i macrotemi trattati nei WP:
WP-SS-1 Innovazioni per l’ottimizzazione dello stato nutrizionale e della sostenibilità della difesa fitosanitaria in olivicoltura
WP-SS-2. Innovazione di prodotto e processo nella filiera ortoflorovivaistica
WP-SS -3 Serra Veneta 4.0: Elettrificazione e Digitalizzazione
* La seconda finalità Alimenti Funzionali consiste principalmente nella caratterizzazione degli alimenti che potrebbero migliorare la risposta immunitaria, interagendo con il microbiota intestinale di animali di interesse zootecnico (nello specifico animali monogastrici) per definire delle linee guida da estendere in futuro anche all’organismo umano. Le conoscenze relative al microbiota intestinale sono in costante evoluzione data la sua influenza e/o correlazione con diversi aspetti.
Evidenze della letteratura indicano l’influenza del microbiota intestinale nell’assorbimento del cibo, nella modificazione di agenti xenobiotici (inclusi i medicinali), ma anche nello sviluppo positivo della funzionalità del sistema immunitario, nell’insorgenza di malattie e nell’effetto di prebiotici e postbiotici. Il microbiota intestinale è composto da diverse specie di batteri, prevalentemente Firmicutes e Bacteroides, e possono variare in quantità, a seconda dello stato di benessere, del contesto in cui si vive e dello stile di vita che si conduce, inclusa la nutrizione. La popolazione microbica dell’intestino funge da barriera protettiva grazie alla produzione di muco, contenendo i microrganismi patogeni e soprattutto mantiene sotto controllo il sistema immunitario dell’intestino definito GALT (Gut- Associated Lymphoid Tissue). È importante, dunque, garantire la biodiversità del microbiota, in modo da rafforzare le difese immunitarie per proteggersi da eventuali patogeni tra cui anche virus aggressivi. Per raggiungere questo obiettivo è necessario individuare alimenti funzionali ricchi di fibre e proteine, affiancando la dieta con integratori (anche di origine vegetale) formulati su evidenze scientifiche. Dal momento che sono diversi i fattori che caratterizzano il microbiota intestinale e che hanno un’influenza diversa in ogni individuo, è necessario individuare una dieta personalizzata, basando gli studi sulla nutrigenetica e nutrigenomica.

Il progetto evidenzia, quindi, che settori altamente innovativi come quelli dell’alimentazione funzionale e dello “Smart-Food” richiedono un’adeguata attività di ricerca finalizzata allo studio di idonee materie prime e allo sviluppo di prodotti finiti competitivi in tale ambito. Come già specificato, l’impatto di nuovi prodotti alimentari sul benessere della persona dipende anche dalle interazioni del cibo con il sistema immunitario che a sua volta è influenzato dai batteri della flora intestinale. Questa complessa rete di interazioni deve essere valutata con adeguati metodi sperimentali che non riguardano solo l’analisi del microbiota, ma che parallelamente dovranno studiare e valutare alcune caratteristiche dei principi attivi (o più semplicemente positivamente funzionali delle materie prime) e di alcune caratteristiche come ad esempio la digeribilità, la capacità di assorbimento, ecc.
Di seguito si riportano la tipologia di ricerca (RI o SS) e i macrotemi trattati nei WP dedicati:
WP-RI – 4 Qualificazione delle materie prime per il miglioramento della qualità degli alimenti
WP -RI- 5 Sviluppo, validazione ed esecuzione di test microbiologici finalizzati alla valutazione del mantenimento delle proprietà funzionali degli ingredienti alimentari
WP- SS – 6 Valutazione della qualità e funzionalità degli alimenti in relazione al metabolismo, allo stato di salute e al benessere
WP-RI- 7 Miglioramento dell’azione nutraceutica dei prodotti ittici.

Nel complesso, il progetto non si limita allo sviluppo di procedure di nuova generazione per la produzione primaria, ma comprende anche la ricerca di nuove materie prime e lo sviluppo di prodotti finiti, e si estendono fino all’influenza che questi possono avere sulla sostenibilità ambientale, sulla salute e sul benessere della persona.
Spesa ammessa: € 2.860.626,79
Contributo finale atteso: € 1.914.047,75

Stati Generali della Pesca- Kick off day. Chioggia, 13 dicembre 2021

Il 13 dicembre prossimo, nella splendida cornice di Chioggia, si svolgerà il lancio degli Stati Generali della Pesca, evento pensato come momento di confronto e di proposta, promosso di concerto con la Regione Veneto, le autorità locali ed il mercato ittico di Chioggia, con il coinvolgimento degli operatori della filiera e al quale saranno invitati a partecipare i principali interlocutori del settore, anche a livello europeo.

La giornata del 13 dicembre, presso l’Auditorium San Nicolò di Chioggia (si entra solo se accreditati e nel rispetto delle normative anti-Covid) si svolgerà infatti in concomitanza con il Consiglio Europeo Agricoltura e Pesca di Bruxelles, e verranno organizzati convegni e dibattiti sui temi importanti e attuali per il comparto come
– la molluschicoltura e le problematiche che rischiano di depotenziarne la produzione,
– le normative comunitarie e non, la cui osservanza impone spesso vincoli troppo stringenti alle aziende,
– l’economia sostenibile e circolare.

Tra l’altro, quello di dicembre sarà solo un primo appuntamento di avvio di dialogo e di confronto. Gli Stati Generali entreranno infatti nel vivo a maggio 2022 e saranno tre giornate di lavoro e approfondimento sui temi caldi e di interesse per il settore, vere e proprie agorà itineranti tra Chioggia, Venezia e il territorio del Delta e dell’Alto Adriatico. Si prevedono tavoli di confronto su tre tematiche principali
– la pesca in senso stretto e tutto ciò che gravita attorno alle problematiche ad essa negate nell’Adriatico principalmente;
– la molluschicoltura e le problematiche che rischiano di depotenziarne la produzione, come ad esempio la scarsità di seme, le morie di animali che si verificano periodicamente, la lotta ai predatori, la vivificazione delle lagune, ecc, tutti argomenti che non possono essere affrontati singolarmente dalle aziende, ma che necessitano di interventi più sostanziosi, con l’intervento anche di enti, istituzioni ed enti di ricerca in un’ottica di collaborazione, senza la quale non si possono raggiungere i risultati sperati;
– l’economia sostenibile e circolare, argomento molto importante anche per il settore ittico, dall’allevamento alla trasformazione del pesce, attraverso una maggiore attenzione ai processi, al recupero e riuso delle risorse, passando per il rispetto dell’ambiente in generale. Basti pensare al tema dei rifiuti in mare, molto sentito non solo dalle aziende del settore, ma anche dai cittadini, sempre più attenti alle tematiche green e all’acquisto consapevole di prodotti certificati dal punto di vista ambientale.

I temi sono in stretta connessione con la parte legislativa e normativa, comunitarie e non, la cui osservanza impone spesso vincoli troppo stringenti alle aziende, come ad esempio i periodi di fermo pesca o le dimensioni minime degli animali catturati, o vincoli onerosi che limitano le imbarcazioni di poter recuperare i rifiuti pescati e smaltirli a terra, stabiliti spesso senza tener conto delle peculiarità di ogni territorio. Anche in questo caso, è necessaria un’azione unitaria ed univoca da parte di tutti gli interessati, con azioni di lobby a livello istituzionale e condivisione degli obiettivi.
Ampio spazio sarà dedicato alla Regione Veneto che con l’occasione avrà modo di presentare i risultati della programmazione Feamp 2014-2021 e la nuova programmazione Feamp 2021- 2027, la presentazione della nuova Carta Ittica, le zone interdette, le zone Sicc, i limiti che ci sono all’interno della nuova pianificazione.
Il ruolo della Regione sarà fondamentale, è il primo interlocutore per il Distretto. Si pensi che, a livello nazionale, il 17% del mercato ittico si concentra in Veneto che è annoverato come secondo produttore di molluschi a livello mondiale dopo la Cina.

Saranno coinvolte tutte le aziende operanti non solo nel distretto ittico, ma in tutto il territorio regionale, afferenti a: pesca, molluschicoltura, trasformazione e commercio di pesci, crostacei e molluschi. L’evento avrà poi una notevole risonanza mediatica, andando a sollecitare anche enti ed istituzioni a livello regionale, nazionale ed europeo. I risultati dei lavori dell’evento di lancio, prima, e degli stati generali, poi, saranno messi a disposizione del pubblico, attraverso i canali di comunicazione del distretto.
I tre giorni degli Stati Generali di maggio 2022 infatti, hanno non solo lo scopo di consolidare un dialogo tra attori del settore, ma di giungere ad un risultato concreto attraverso tre documenti finali, redatti e condivisi durante le sessioni di lavoro e tra i diversi soggetti coinvolti, che conterranno idee, proposte, iniziative e criticità sulle tematiche proposte, da presentare nelle opportune sedi istituzionali, siano esse regionali, nazionali o europee.
Non è “fare cinema” o fare business l’obiettivo e degli Stati Generali, ma di trasformarlo in un appuntamento biennale, dall’ ”anno Zero” del 2022, si potrà strutturare come momento di relazione con il territorio, con un taglio verso l’Europa e verso il mondo, su scenari e proposte per il sistema della pesca.

Per maggiori informazioni: www.statigeneralipesca.it

Investinfish- evento finale 20 novembre 2021, Fiera Sealogy- Ferrara

Il Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia parteciperà all’evento finale del progetto Investinfish, che si terrà sabato 20 novembre 2021, a partire dalle ore 15, presso Ferrara Fiere, in occasione della Fiera Sealogy, la fiera internazionale di Ferrara dedicata interamente all’economia blu (www.sealogy.it)

Obiettivo del progetto, finanziato all’interno del programma Interreg Italia-Croazia 2014-2020,  è rafforzare la competitività del sistema di produzione nei settori della pesca e dell’acquacoltura, attraverso la promozione di programmi di investimento finalizzati all’acquisizione di servizi di innovazione. Alcune piccole e medie imprese infatti sono state coinvolte all’interno del progetto attraverso  una serie di azioni pilota messe in atto per la creazione di prodotti o processi innovativi, spendibili sul mercato, che miglioreranno il loro posizionamento sul mercato.

Durante il convegno verranno presentati i risultati del progetto.

Per partecipare è necessario registrarsi al sito web della fiera  cliccando qui

Programma dell’evento

Evento finale progetto Sosiaq- Slides e video dell’evento

Si è svolto il 24 aprile 2021, in modalità webinar, l’evento finale del progetto “Sosiaq-Sostenibile, sicuro, di alta qualità: un progetto integrato di ricerca industriale per l’innovazione della filiera molluschicola del Veneto”, promosso da aziende e centri di ricerca afferenti al Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia e della Rete innovativa Ribes Nest- rete innovativa per l’ecosistema salute e l’alimentazione smart e finanziato all’interno del bando Por Veneto Bando Por Fesr 2014-2020 per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo sviluppati da Distretti Industriali e dalle Reti Innovative Regionali- asse 1 “ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione”- AZIONE 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi” (Delibera di Giunta regionale n. 1139 del 19 luglio 2017).

Le aziende e i centri di ricerca partner sono stati: Blupesca Srl, C.L.A.M. Soc.Coop., C.R.A.M.E. Chioggia, Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine Organizzazione di Produttori Soc. Coop.,Finpesca Srl , BMR Genomics, EXPERTEAM Università di Padova (Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione) e Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Il progetto, in ambito di specializzazione SMART AGRIFOOD, ha voluto innovare i processi di trasformazione della filiera molluschicola al fine di incrementare la qualità e la sicurezza del prodotto, nonché il driver d’innovazione della sostenibilità ambientale mediante un piano di ricerca industriale che ha integrato le competenze di aziende di trasformazione (tecnologia abilitante sistemi avanzati di produzione), aziende del settore biotecnologico ed enti di ricerca (tecnologia abilitante biotecnologia industriale).

Durante l’incontro si sono analizzate le attività realizzate all’interno del progetto, i risultati raggiunti e le prospettive di sviluppo future.

Tutti i relatori, tra cui l’assessore regionale al territorio, cultura, sicurezza, flussi migratori, caccia e pesca, avv. Cristiano Corazzari, hanno voluto sottolineare l’importanza della sinergia di interessi e competenze, creatasi con il progetto tra aziende, di settori diversi tra loro, e soprattutto tra aziende e centri di ricerca, mondi spesso distanti e non abituati a lavorare assieme. Lo stesso assessore ha evidenziato come solo la stretta collaborazione tra privati, mondo della ricerca ed istituzioni possa portare ad ottimi risultati per lo sviluppo sostenibile del territorio, specie in una filiera delicata ma al tempo stesso complessa come quella della pesca e  dell’acquacoltura, su cui insistono diversi attori ed interessi: è questo il valore aggiunto di iniziative some SOSIAQ.

Per la parte tecnica si sono alternate le presentazioni dei referenti dei centri di ricerca e alcuni commenti da parte delle aziende partner del progetto, coordinato dal prof. Luca Bargelloni del dipartimento di biomedicina comparata e alimentazione dell’università di  Padova,  relativamente ai tre filoni di indagine del progetto: sviluppo e ottimizzazione di sistemi di depurazione per l’eliminazione di virus enterici; sviluppo di metodi innovativi per garantire la tracciabilità del prodotto; miglioramento genetico di vongole e cozze.

Per la parte di depurazione gli studi e le prove condotte hanno mostrato come anche cicli di depurazione prolungati e realizzati con metodi innovativi non portino all’abbattimento della carica virale di patogeni quale Norovirus (il virus della gastroenterite) ed epatite E, presenti soprattutto nei mesi invernali: la migliore soluzione resta quindi la corretta cottura dei molluschi.

Il secondo filone di ricerca ha prodotto uno strumento analitico in grado di tracciare, grazie all’intelligenza artificiale, la provenienza geografica dei molluschi, a partire dall’analisi del microbioma, che si è visto essere diverso a seconda delle zone: ciò aumenta la sicurezza per il consumatore, in quanto permette di identificare il prodotto proveniente da zone interdette alla pesca.

Infine, si è indagata l’ereditarietà di certe caratteristiche dei molluschi, come la crescita e la resistenza ad un parassita comune come il Perkinsus, dimostrando come si possano selezionare geneticamente i riproduttori, generando nuove popolazioni di animali più performanti.

Ottimi quindi i risultati raggiunti, ma soprattutto, grazie all’interesse dei soggetti coinvolti nel progetto, le prospettive per lo sviluppo futuro di nuovi studi ed indagini per la crescita di tutta la filiera ittica della provincia di Rovigo e Chioggia che, come ricordato, è unica nel suo genere, completa, a partire dall’allevamento, fino alla commercializzazione, passando per la trasformazione del prodotto e la logistica.

 

Scarica le presentazioni dei relatori

2021.04.21-Evento finale Sosiaq- presentazioni

 

Clicca qui per il video completo dell’incontro https://youtu.be/gB7jx9IEh8Q

Progetto SOSIAQ- Evento finale

Si sta avviando alla conclusione il progetto SOSIAQ- Sostenibile, sicuro, di alta qualità: un progetto integrato di ricerca industriale per l’innovazione della filiera molluschicola del Veneto, progetto finanziato dalla Regione Veneto all’interno del Bando Por Fesr 2014-2020 per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo sviluppati da Distretti Industriali e dalle Reti Innovative Regionali- asse 1 “ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione”- AZIONE 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi” (Delibera di Giunta regionale n. 1139 del 19 luglio 2017).

Il progetto vede coinvolti partner sia dal mondo produttivo, che della ricerca, afferenti al Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia ed alla Rir Ribes per l’ecosistema salute e l’alimentazione smart, per un importo di  progetto complessivo di 897.094,10 euro.

Le aziende coinvolte sono: Blupesca Srl, C.L.A.M. Soc.Coop., C.R.A.M.E. Chioggia, Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine Organizzazione di Produttori Soc. Coop.,Finpesca Srl , BMR Genomics, EXPERTEAM.

I centri di ricerca coinvolti sono: Università di Padova (Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione) e Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie.

Il progetto, in ambito di specializzazione SMART AGRIFOOD, ha voluto innovare i processi di trasformazione della filiera molluschicola al fine di incrementare la qualità e la sicurezza del prodotto, nonché il driver d’innovazione della sostenibilità ambientale mediante un piano di ricerca industriale che ha integrato le competenze di aziende di trasformazione (tecnologia abilitante sistemi avanzati di produzione), aziende del settore biotecnologico ed enti di ricerca (tecnologia abilitante biotecnologia industriale).

Al fine di presentare i risultati raggiunti è stato organizzato, per il prossimo 24 aprile, a partire dalle ore 10:30, un webinar di disseminazione (su piattaforma zoom), al quale è possibile iscriversi cliccando qui

Alleghiamo programma dettagliato dell’evento.

 

SOSIAQ- evento finale 24 aprile