Il Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia è una realtà tra le più vitali della Regione Veneto che conta oltre 2500 imprese per un totale di 8.500 addetti registrando oltre 800 milioni di fatturato complessivo.
In Italia esistono solo due distretti del settore ittico: quello di Mazara del Vallo, in Sicilia, e il Distretto Ittico di Rovigo e Chioggia. Quello veneto si distingue per il fatto che il fatturato totale è rappresentato dalla filiera completa dell’ittico che va dalla molluschicoltura, con la coltivazione di cozze, vongole e ostriche, l’industria conserviera ed il commercio del fresco.
Una grande varietà di specializzazioni produttive che ne fanno un “settore a Km Zero”, dove il pescato viene in parte trasformato nelle immediate vicinanze, in parte venduto fresco grazie ad una logistica ben organizzata.
Al prodotto dell’attività primaria si affianca tutta l’attività di import ed export di pesce fresco e surgelato e tutto ciò che l’industria di lavorazione e trasformazione dei prodotti ittici è in grado di produrre, principalmente ad uso alimentare: quindi, surgelati, conserve, salse e piatti pronti a base di pesce. Fanno parte del distretto alcune aziende leader nazionali nella produzione del conservato, come le alici e le seppioline che troviamo nei supermercati, prodotti oggi dai consumatori ed in continua espansione.
Il pesce arriva tutti i giorni e riparte per tutta l’Europa, si compra e si rivende con una quotazione giornaliera; vengono rifornite le catene della ‘grande distribuzione organizzata’ e i grossisti italiani, ma anche di Paesi europei come Belgio, Germania e Spagna.
La valenza qualitativa e quantitativa del sistema economico produttivo ittico rappresenta un’eccellenza ed ha un’importanza fondamentale per il Veneto e per il Paese. Il grande punto di forza del Distretto è la capacità di fare sistema e di mettere in contatto gli imprenditori tramite la capacità di potere contrattuale, regolata ad hoc dal Consorzio.